Il 26 aprile del 1986 nella centrale nucleare V.I. Lenin situata in Ucraina (allora facente parte dell’Unione Sovietica), nei pressi della città di Chernobyl, ebbe luogo il più grave incidente nucleare della storia. La fuoriuscita di materiale radioattivo contaminò vaste aree intorno alla centrale e rese necessaria un’evacuazione di massa di più di trecentomila persone dalla regione.
Il numero delle vittime non è mai stato calcolato con precisione, le stime sono numerose ma differiscono spesso tra loro. Di sicuro gran parte della popolazione fu esposta a causa dei ritardi che subì l’intervento dei soccorsi e l’evacuazione; anche i cosiddetti liquidatori, coloro che lavorarono al contenimento e alle diverse opere di decontaminazione nel corso del 1986 e degli anni successivi, furono esposti alle radiazioni (lavorarono come liquidatori circa 600.000 persone, soprattutto militari e operai).
La nube radioattiva raggiunse anche altre nazioni e scatenò un’ondata di preoccupazione e riflessioni sull’effettiva sicurezza della fissione nucleare per uso civile. Sull’onda del disastro e del referendum abrogativo del 1987, l’Italia abbandonò il proprio programma nucleare, chiudendo una dopo l’altra le proprie centrali attive, in tutto quattro.
Una coproduzione fra HBO e Sky ha portato alla realizzazione di una miniserie televisiva sul disastro di Chernobyl, che andrà in onda dal 6 maggio 2019. In Italia sarà possibile vederla dal 31 maggio prossimo su Sky Atlantic. Per un totale di cinque episodi, la serie, chiamata semplicemente Chernobyl, ha un cast di tutto rispetto, con i ruoli principali affidati a Jared Harris, Stellan Skarsgård ed Emily Watson.
A questo indirizzo è possibile vedere il trailer della miniserie.
Presto pubblicherò una lista di libri dedicati al disastro nucleare di Chernobyl.
La Linea Laterale 
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