Tiziano Fratus: di sequoie e meditazione

Cantori delle foreste

Il tema di settembre della Linea, come vi ho già raccontato nel primo pezzo del mese, è Foreste in fiamme. Nelle prossime settimane pubblicherò alcuni articoli ricchi di link per fare il punto sulla situazione in Brasile, dove diverse aree forestali, soprattutto quelle amazzoniche, sono state messe a dura prova dagli incendi e dalle politiche del governo di Bolsonaro. Questa settimana, in attesa degli articoli più drammatici, vi consiglio un autore e un paio dei suoi testi.

Alberi e poesia

L’autore in questione è Tiziano Fratus. Bergamasco, ha all’attivo numerose pubblicazioni in campo poetico e libri riguardanti gli alberi e le foreste. Scrittore assai intrigante, nel corso della sua carriera ha coniato diversi termini e concetti, fra cui: Homo Radix, la pratica dell’Alberografia e la disciplina della Dendrosofia.

I suoi testi sono il frutto delle camminate che ama fare in mezzo alla natura e ai boschi. Tuttavia, l’aspetto forse più interessante delle sue opere e dei suoi articoli (curava la rubrica Il cercatore di alberi sulla Stampa) è la ricerca di un legame che unisca la natura esplorata e la riflessione interiore. Durante la lettura dei suoi libri non è raro imbattersi in dissertazioni di stampo filosofico o delle vere e proprie meditazioni sull’uomo, la natura e il mondo.

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La copertina griffata Bompiani di Giona delle sequoie

Un viaggio fra le sequoie

Ultima fatica pubblicata da Fratus è Giona delle sequoie (bel titolo, vero?). Edito da Bompiani, il libro è un mirabile racconto di viaggio in terra americana. L’autore si è recato in California e laggiù è “andato a caccia” dei più alti e grandi alberi del mondo. Li ha raccontati tutti: da Hyperion al grande Generale Sherman. Si tratta di sequoie secolari (ma non sono), la cui storia è tanto affascinante quanto quelle degli uomini che hanno dedicato la loro vita a tutelare questi alberi, istituendo i Grandi Parchi americani.

Nell’ultima parte del libro Fratus regala ai lettori una lista utilissima: i più imponenti alberi europei (ce ne sono diversi anche in Italia). Se nel vostro animo si cela un cercatore d’alberi, dovete assolutamente fare vostro questo libro.

Voce del verbo interrestràre

Fratus, lo avrete capito, è uno scrittore piuttosto prolifico. Dopo le sequoie del libro Bompiani, in autunno è in arrivo un nuovo lavoro. Si tratta di un testo completamente diverso, dedicato al concetto che dà il titolo all’opera: Interrestràre. Che cosa vuol dire? Nelle parole dell’autore: «Verbo intransitivo, crasi fra le parole incanto, terrestre, camminare e meditare. Azione che produce un sentimento di meraviglia camminando in una valle o in un luogo colmo di bellezza».

Il testo arriverà nelle librerie il 26 settembre per Edizioni Lindau. Il sottotitolo è eloquente: Quaderno di meditazioni. Se Giona delle sequoie era un libro dallo spirito errabondo e ricco di grandi storie e personaggi del passato, questo è un quaderno meditativo, intimo, poetico.

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Immagine tratta dal sito http://www.lindau.it

Link sparsi

Tiziano Fratus sarà ospite al Circolo dei Lettori lunedì 30 settembre, ore 21.

Qui trovate un’intervista a Fratus pubblicata su Zest.

Qualche dettaglio in più su Interrestràre (sul sito di Lindau).

Il sito dell’autore è www.homoradix.com.

Una replica a “Tiziano Fratus: di sequoie e meditazione”

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